Telesio, Campanella, Bruno
Telesio, Bruno e Campanella. Sono tre autori dell'Italia meridionale che elaborano delle filosofie nuove che possono essere definite come naturalistiche, intendendo con questo termine una specie di assolutizzazione e divinizzazione della natura.
Telesio
Nuovo sguardo sulla natura
- natura come un mondo a sé --> si regge su principi propri, può essere spiegato solo in base a questi principi,escludendo ogni forza metafisica.
- uomo= natura
- uomo deve scoprire le leggi che regolano la vita e la natura.
- leggi= azione di due forze contrastanti: 1. il caldo
2. il freddo - forze non possono mai essere separate (principio e materia): una non può esistere senza l'altra
Legame tra scienza e magia
Campanella
- si ispira al pensiero di Telesio
- sostiene che si apprendono più cose dall'osservazione che dai libri
- Reinterpreta la fisica di telesio riguardante la magia e la metafisica: sostiene l'universale animazione di tutte le cose del mondo
Dio e l'ordine del mondo
- Dio governa il mondo attraverso tre principi: potenza, sapienza, amore
La città del sole
- Opera più nota di Campanella
- propone modello ideale di società
- dialogo tra nobile e navigatore genovese, che racconta storia di una città che ha visitato
- Campanella: grande attenzione sulla formazione dei ragazzi, sottolineando non solo la necessità di un'istruzione basata sull'osservazione diretta delle cose, ma anche il bisogno di sradicare dal mondo l'ignoranza
Giordano Bruno
- trova prima compiuta affermazione dell'infinità dell'universo
La visione del cosmo
- universo= spazio infinito
- universo ha una causa e un principio primo infinito: Dio
- Dio= anima del cosmo
- forma e materia: aspetti dell'unica sostanza universale e infinita rappresentata dalla natura divina.
La dissoluzione della cosmologia aristotelica
- Spazio non solo infinito, ma contiene infiniti mondi.
- universo "aperto"= tutto è centro e periferia allo stesso tempo
- ogni stella può essere un sole al centro di altri universi
- conseguenza concezione dell'universo: terra e uomo sembrano non occupare più quel posto privilegiato.
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